lunedì, novembre 06, 2006



IL PAESE DEI BALOCCHI

Quasi due ore e mezza indoor e non sentirle. E all'uscita ero dispiaciuto che fosse durata così poco. Meglio di un concerto o una serata in birreria. Sto parlando di un pomeriggio passato da Toys, a guardare i giocattoli.

Minchia che bello. E di bambini ce n'erano pochi, quasi tutti adulti con gli occhioni languidi e i visi spensierati. Non volevamo uscire piu'.

Adesso so cosa fare quando abbiamo un pomeriggio libero. Abbiamo fatto anche la tessera punti.

C'erano anche i giochi di una volta, alcuni riveduti e corretti. Tipo il cluedo. Io ce l'avevo, ma la mappa era una banale base di cartone suddivisa in stanze con scritto dentro "cucina", "sala della musica" etc..., e i personaggi erano degli anonimi segnaposto di plastica colorata tutti uguali. ADESSO è tutto disegnato da dio, i personaggi sono pupazzetti troppo fichi e il gioco è addirittura coadiuvato da un DVD. Anche il Monopoli si è evoluto, per non parlare poi dei Lego, che hanno acquisito barbe, baffi, capelli, occhi colorati. E il filone medioevo è insuperabile.

Spero di avere presto un bambino, per andare al Toys a comprare i giochi e giocarci io :P

La domenica io e Lau l'abbiamo passata a giocare a Shogun, un gioco di società ambientato nel giappone feudale con una miriade di soldatini colorati con cui divertirsi, ed è diventato buio senza che ce ne fossimo nemmeno accorti. Mi sembrava di essere Pozzetto in "Da Grande" (filmone!)